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16 Aprile 2024, Martedì della III settimana di Pasqua, + Santa Bernardetta Soubirous Lourdes, 7 gennaio 1844 – Nevers, 16 aprile 1879, + San Benedetto Giuseppe Labre, pellegrino, Francia, 26 marzo 1748 – Roma, 16 aprile 1783

Vangelo secondo Giovanni 6,30-35

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: ‘Diede loro da mangiare un pane dal cielo’».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

IL PANE E’ GESU’

Dopo il miracolo dei pani Gesù ha una illuminazione ‘divina’. Basteranno i miracoli del pane a saziare la fame di vita e di felicità degli uomini e delle donne? Occorre il pane che viene dal cielo. Non come la manna o come il pane che esce fragrante dal forno, ma il pane che è Lui stesso. Gesù non si limiterà all’immagine, al simbolo. Darà un segno concreto, da mangiare come il pane: “Prendete e mangiare: questo è il mio corpo”.

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