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Venerdì 9 febbraio 2024; Sant’Apollonia vergine e martire, Alessandria d’Egitto, m.249; Beata Anna Caterina Emmerick, vergine, Germania, 8 settembre 1774 – Germania, 9 febbraio 1824

Vangelo secondo Marco 7,31-37

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

FA UDIRE I SORDI…

Gesù non fa i miracoli per pubblicità. Ogni volta appare come tirato dalla frangia del vestito, come aveva fatto la donna malata, proibisce di parlarne e la gente lo proclama con stupore. Qui Gesù è in paese straniero, ma questo non gli fa ostacolo per guarire il sordomuto, in totale discrezione, attraverso un contatto fisico che potremmo definire ‘invasivo’: lo ‘prende’ in disparte, e usa dita e saliva. Grande Signore Gesù: con la sua umanità ci tocca e ci salva!

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