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Martedì 6 luglio 2021 – Santa Maria Goretti, vergine e martire Corinaldo, Ancona 1890 – Nettuno, Roma 1902

Vangelo secondo Matteo 9,32-38

In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».

UN CUORE DI COMPASSIONE

Quando si è prevenuti, non si arriva a riconoscere il bene compiuto da altri e si tende a demolirlo anche con motivazioni assurde. Il Vangelo di Matteo non registra la risposta di Gesù ai suoi oppositori, ma documenta la sua azione di salvezza, che non ha limiti ed è piena di cuore, cioè di com-passione. Gesù vede tutto il bisogno del mondo, e questo sguardo lo sospinge a domandare che tante altre persone partecipino alla sua opera di salvezza.