30 Luglio 2023, XVII DOMENICA, tempo ordinario, anno A
Vangelo secondo Matteo Mt 13,44-52
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
LA PERLA DEL GIUDIZIO
Il Vangelo ci invita a cercare la perla preziosa e il tesoro nascosto, quello che più ci serve a vivere: la sapienza nel valutare e scegliere le cose della vita, il bene e il male. Gesù nel Vangelo, la compagnia della Chiesa e le buone amicizie ci accompagnano a vivere da cristiani. In un tempo in cui tutto entra in confusione e da ogni parte ci arrivano le proposte più diverse, affidiamoci alla fonte della sapienza e del giudizio, per vagliare ogni cosa, affinché ‘tutto concorra al bene per quelli che amano Dio’.
Sabato 29 luglio 2023, Santi Marta, Maria e Lazzaro, amici del Signore
Vangelo secondo Giovanni 11,19-27
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa.
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà».
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
UN’AMICIZIA CONDIVISA
Cosa sarà stata la casa di Marta, Maria, Lazzaro, per Gesù!!?? Giovanni nel Vangelo dice che Gesù ‘voleva molto bene’ ai tre fratelli; la loro vita si è intrecciata nella accoglienza in casa e nel dramma della morte. Questo è un’immagine del nostro rapporto con Gesù: accoglierlo in casa, ascoltarlo e servirlo. Averlo in cuore come salvatore per il tempo e per l’eternità. Questa amicizia si sviluppa concretamente insieme con le persone amiche di Gesù e si apre al mondo intero.
Venerdì 28 luglio 2023, Santi Nazario e Celso, martiri, Milano 304
Vangelo secondo Matteo 13,18-23
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno»
DI FILARE IN FILARE
La potenza del seme gettato da Gesù viene smorzata, esaurita o moltiplicata, a seconda delle nostra corrispondenza e collaborazione. Non è parola magica, è invece uno sguardo, un invito, un insegnamento, una presenza. Quando accade alla nostra vita, dovrà essere guardata, accolta, vissuta nella disponibilità del cuore. Anche la parola e la presenza del Signore si donano a noi attraverso il riflesso che provocano in altre presone. Così, di filare in filare, il frutto si moltiplica.
Giovedì 27 luglio 2023, San Pantaleone, medico e martire m. 305
Vangelo secondo Matteo 13,10-17
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
IL LINGUAGGIO DELLE PARABOLE
A noi le parabole sembrano le pagine più comprensibili del Vangelo. Gesù invece le definisce come linguaggio non immediatamente comprensibile. Le parabole parlano per immagini, e il linguaggio figurato può venire frainteso da chi non è ben disposto. Occorre dunque la comprensione propria del discepolo che ha orecchi, occhio, cuore ben aperti e ben disposti. Le parole si comprendono dentro un rapporto di fiducia verso chi parla. La fede non nasce per via di intelletto, ma nel fascino di un incontro.
Mercoledì 26 luglio 2023, Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria
Vangelo secondo Matteo 13,1-9
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
UN DONO RICEVUTO
Il Vangelo di oggi prosegue il suo corso con le parabole del seme. Quale rapporto con la ricorrenza liturgica dei genitori di Maria, Madre di Gesù? Genitori e nonni spargono il seme della vita, della sapienza ed esperienza, in figli e nipoti, perché porti molto frutto. Nessuno può avere la presunzione di nascere o crescere da solo. Viviamo del dono che ci viene fatto, con la responsabilità di accompagnarne la crescita: per la vita e per la fede.
PREGHIERA DEI FEDELI – 30 luglio 2023 – Domenica XVII, Tempo Ordinario, Anno A
Introduzione del celebrante
Il Signore Gesù ci riunisce nella sua casa per donarci il tesoro e la pietra preziosa della sua stessa Persona. Ci affidiamo a Lui in questa preghiera comune.
- Signore Gesù, come il Re Salomone, ti domandiamo un cuore saggio e intelligente per riconoscerti come nostro unico vero bene,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- Signore Gesù, la Sapienza e la carità del Vangelo sostengano i nostri pastori nell’accompagnare il cammino della Chiesa e di ciascun cristiano e dare testimonianza al mondo,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- Signore Gesù nel nostro tempo travagliato e disorientato da guerre e inganni, apri le vie della pace e della vera sapienza. Salva e sostieni i nostri fratelli cristiani perseguitati in varie nazioni,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
- Signore Gesù ti affidiamo i giovani che partecipano alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Come Maria che ‘si alzò in fretta’ diventino un segno di speranza per il mondo,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
Conclusione del celebrante
Con fiducia presentiamo al Signore queste domande e quelle che portiamo in cuore. Per Cristo nostro Signore.
LA PERLA DEL GIUDIZIO
Il Vangelo ci invita a cercare la perla preziosa e il tesoro nascosto, quello che più ci serve a vivere: la sapienza nel valutare e scegliere le cose della vita, il bene e il male. Gesù nel vangelo, la compagnia della Chiesa e le buone amicizie ci accompagnano a vivere da cristiani. In un tempo in cui tutto entra in confusione e da ogni parte ci arrivano le proposte più diverse, affidiamoci alla fonte della sapienza e del giudizio, per vagliare ogni cosa, affinché ‘tutto concorra al bene per quelli che amano Dio’.
Martedì 25 luglio 2023 – San Giacomo il Maggiore, apostolo, martire a Gerusalemme nel 42 d.C.
Dal Vangelo secondo Matteo 20,20-28
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
UN’ALTRA STRADA
Che cosa domandiamo a Gesù per la nostra vita? Fin dal principio alcuni si sono illusi che Gesù potesse essere il dominatore del mondo, più potente di Erode e di Cesare. Gesù invece ha percorso un altro cammino, che ci sorprende e sconvolge. Si è proposto come ‘colui che serve’, non appena in modo occasionale, ma fino ‘dare la propria vita’. Seguire Gesù su questa strada, apre al passo successivo, partecipare fin da ora alla vita nuova sgorgata dalla Sua risurrezione.
Lunedì 24 luglio 2023, San Charbel Makhluf, sacerdote, Beqaa Kafra, Libano, 1828 – Annaya, Libano 1898
Vangelo secondo Matteo 12,38-42
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
QUANDO IL SEGNO ACCADE
Siamo sempre i soliti. Domandiamo un segno, un segno come vogliamo noi, chiaro e clamoroso, che ci costringa a credere inevitabilmente. Invece il segno è un rapporto che ci viene donato, è un'amicizia che incontriamo, una Grazia che accogliamo. Un segno non accade senza provocare la nostra libertà e non viene riconosciuto senza l’accoglienza della mente e del cuore. Il segno è Gesù tra noi, riconosciuto e seguito nella vita della Chiesa.