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Martedì 25 luglio 2023 – San Giacomo il Maggiore, apostolo, martire a Gerusalemme nel 42 d.C.

Dal Vangelo secondo Matteo 20,20-28

In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

UN’ALTRA STRADA

Che cosa domandiamo a Gesù per la nostra vita? Fin dal principio alcuni si sono illusi che Gesù potesse essere il dominatore del mondo, più potente di Erode e di Cesare. Gesù invece ha percorso un altro cammino, che ci sorprende e sconvolge. Si è proposto come ‘colui che serve’, non appena in modo occasionale, ma fino ‘dare la propria vita’. Seguire Gesù su questa strada, apre al passo successivo, partecipare fin da ora alla vita nuova sgorgata dalla Sua risurrezione.