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Il primo martire dell’Islam in terra d’Europa

Questa mattina alle nove, a Saint-Etienne- du-Rouvray, in Normandia, durante la Santa Messa, due musulmani che inneggiavano all’Isis hanno fatto irruzione nella Chiesa parrocchiale e hanno sgozzato il sacerdote celebrante, ferendo gravemente un altro fedele. La vittima, il padre Jacques Hamel, aveva 86 anni, ed era stato ordinato sacerdote nel 1958. Può essere considerato il primo martire cristiano in terra d’Europa.

P.Jacques HamelLa terribile notizia del sacerdote cattolico sgozzato a Rouen, la cui esecuzione è stata rivendicata dallo Stato Islamico: ucciso in chiesa mentre celebrava la messa.

Questi giorni sono carichi di dolore e sofferenza per tutto quello che succede. E sorge spontanea la domanda: «Chi ci potrà salvare?»
Mai come ora i messaggi dei Papi ci ricordano che questa lotta apocalittica chiede un di più di fede e di preghiera. A noi chiede anche la forza di una rinnovata consapevolezza di ciò che abbiamo di più caro, della nostra storia, di quali sono i luoghi «in cui rinascere».

Scrive don Giovanni Vianello

"Oggi visita alla città di Cracovia, mostre per i ragazzi gmg, ecc. Nel pomeriggio inizio ufficiale GMG per tutti i pellegrini con la Messa del Cardinale di Cracovia.

Siamo arrivati ieri sera a Cracovia (a 30 km), ospiti in una scuola... siamo un bel gruppo di ragazzi.

Siamo nel vivo!!!"

Con decreto (Prot. N. 324/16) in data 1 luglio 2016 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha approvato la traduzione italiana del Prefazio “Apostola degli Apostoli” per la festa di Santa Maria Maddalena.
PREFAZIO
Apostola degli apostoli

V/. Il Signore sia con voi.
R/. E con il tuo spirito.
V/. In alto i nostri cuori.
R/. Sono rivolti al Signore.
V/. Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
R/. È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria,
o Padre, mirabile nella misericordia
non meno che nella potenza,
per Cristo Signore nostro.

Nel giardino Egli si manifestò apertamente
a Maria di Magdala,
che lo aveva seguito con amore
nella sua vita terrena,
lo vide morire sulla croce
e, dopo averlo cercato nel sepolcro,
per prima lo adorò risorto dai morti;
a lei diede l’onore di essere apostola per gli stessi apostoli,
perché la buona notizia della vita nuova
giungesse ai confini della terra.

E noi, uniti agli Angeli e a tutti i Santi,
cantiamo con gioia
l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.

A trecento anni dell'Apparizione della Madonna

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Serenissima è il suo nome nobile. Bissona la chiamano gli esperti. Disdottona è chiamata dai 'disdotto' (diciotto) uomini che conducono la grande barca vogando col ritmo cadenzato delle due file, nove per nove. La barca abbellita con i fregi della Repubblica Veneta, è stata ripristinata per un'impresa gloriosa, che continua il gesto di gratitudine alla Madonna. Trecento anni fa, Maria toccò il braccio di un ragazzo di nome Natalino dicendogli di dire al parroco di far celebrare delle Messe per le anime del Purgatorio 'se volemo avere vittoria'. Senza la vittoria della Repubblica veneta nei giorni seguenti il 4 agosto 1716, le nostre donne porterebbero il velo e noi tutti reciteremmo a memoria i versetti del Corano. Invece oggi abbiamo la grazia di portare in trionfo la Madre del Signore Gesù.                         Venerata nel santuario di marmo bianco che si specchia sulla laguna di Pellestrina, sùbito innalzato dalla Repubblica Veneta in segno di gratitudine, la bella immagine della 'Madonna nera' dipinta da 'ignota mano', oggi - lunedì 18 luglio 2016 - esce di casa e inizia il suo percorso di benedizione in tutte le chiese dell'isola. Inserita e ben protetta nel suo trono ornamentale, viene innalzata dai portatori e si presenta sul piazzale di fronte al sole che reclina e al battimani festoso della gente in piazza. In laguna centinaia di barche - dalle più piccole ai grandi barconi da pesca - fanno risuonare clakson e trombe. La memoria rincorre le tre-quattro occasioni analoghe del tempo andato.                                                                                                               Ecco, è la Regina che scende in piazza, è la Madre che si avvicina e abbraccia. La disdottona innalza i remi, e vescovo e sacerdoti entrano nello stesso barcone, a scorta della sacra Immagine. Il corteo di barche in laguna si distende e si allarga rumoreggiando con i motori in tensione e i timoni all'erta. È lo spettacolo di sole, acqua, aria, barche piene di gente, e riva assiepata di persone lungo tutto il tragitto, mentre altre centinaia rincorrono in parallelo sulla strada, con le biciclette. A metà percorso avviene il cambio dei rematori, per il miracolo delle due 'Remiere' dell'isola ben accordate. Così come, d'improvviso, nell'imminenza della festa, vengono meno diffidenze e rancori, e i vicini di casa collaborano per innalzare le cordate delle bandierine e gli addobbi in strada.                                                               Mentre percorriamo la laguna, i colori delle case spiccano nella loro impressionante vivacità, e ampie scritte salutano la Madonna che passa e richiamano i fatti della sua vita che la rendono partecipe della nostra storia. Si arriva all'estremo nord dell'isola, sulla bocca del porto di Alberoni, dove l'immagine di Maria in trono viene accolta dalle tante persone che nella Casa di Santa Maria del Mare 'vengono curate o si prendono cura', come dice il vescovo Adriano. Siamo appena all'inizio della visita di Maria alle persone e alle comunità dell'isola, che la accoglieranno fino al suo rientro in Santuario la sera del tre agosto,vigilia della ricorrenza dei trecento anni dell'Apparizione. Sull'orizzonte della laguna, gli ultimi bagliori del sole che tramonta arrossano le nuvole.
Mi rincorrono i tanti assembramenti di gente negli ultimi giorni. Dove sono i punti di attrazione? Morte e vita, lutto e festa, piazza e chiesa. Oltre al dolore e allo sbigottimento, oltre alla rabbia e alla polemica, un fiore, un lumino, una preghiera. Un corteo di silenzio e di preghiera, come nel lungomare. Un corteo di gente e di barche, come in laguna. Accompagnando e accompagnati dalla Madonna dell'Apparizione e dalla Madonna della Navicella. La speranza di un popolo germoglia dalle ferite e rinasce dalla visita di Colei che viene riconosciuta Madre e Regina.

Cinquant'anni fa era così...CnJ1RxvWIAEJm2w

Ciao!! Oggi a Pellestrina alle ore 18 l’immagine della Madonna dell’Apparizione inizia il percorso per le parrocchie dell’isola. Oggi viene portata con le barche a S.Maria del Mare…
Ci affidiamo a Lei, Madre e Regina!

Oggi è Venerdì. Ogni Venerdì la cattedrale a Chioggia è aperta dalla ore 21 alle 22: Parola di Dio e Adorazione.

Questi giorni sono feriti da molti drammi: l’incidente di Allegra, che ha coinvolto anche Vittoria; le persone morte e ferite nei treni che si sono scontrati; la strage di stanotte a Nizza.
Fatti che si aggiungono a quelli ‘consueti’ di questi mesi.
L’invito che ti faccio è: troviamoci a pregare insieme stasera.
Chi ne ha la possibilità si unisca a noi in Cattedrale, dalle ore 21 alle 22 oppure per il tempo che può
Chi non può venire fisicamente, si unisca a noi con un momento di preghiera, come e dove può.

GRAZIE!!
Don Angelo

Oggi, Venerdì, la Cattedrale di Chioggia sarà aperta anche dalle ore 21 alle 22. Inizieremo davanti all’altare centrale con la lettura della liturgia di domenica 9 luglio, quindicesima del tempo ordinario, e proseguiremo con l’adorazione silenziosa. Finiremo con la preghiera di Compieta. Parola, silenzio, adorazione, preghiera: la strada per incontrare il Signore Gesù e per ritrovare se stessi e gli altri, nella verità. Ciao!!

Pietro e Paolo

Lo sguardo alla croce innalzata sulla cupola di S.Pietro a Roma trascina nella profondità del tempo. Tirando una linea verso il basso, dalla sommità della croce si arriva al grande baldacchino che sovrasta l’altare papale della Basilica e si scende fino alla tomba dell’apostolo Pietro. La guida che ci accompagna sottolinea con decisione il punto più alto della città e il punto più basso. Il ‘pescatore di Galilea’ arriva a Roma forse già nel 42-44, gli anni della prima persecuzione in Palestina contro i cristiani. Vi ritorna e rimane in un tempo corrispondente alla prigionia romana di Paolo, fino alla persecuzione di Nerone che li rese ambedue martiri nel 64. La liturgia li celebra insieme nel martirio e nella festa, e il popolo cristiano li riconosce come roccia e fondamento della propria fede. ...continua a leggere "Pietro e Paolo, uomini vivi amici di Cristo"