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Una Settimana con Lui

La domenica delle Palme è il portale di ingresso nella Settimana della Passione, Morte, Risurrezione del Signore Gesù. Giriamo in vetta e ci troviamo sotto la Croce. Ci attende la risurrezione. Il percorso dal Mercoledì delle Ceneri al giorno di Pasqua è un modo geniale e semplice di farci gustare la contemporaneità di Cristo. Un cammino per ritrovare noi stessi e renderci partecipi del dramma di ogni uomo, che Cristo attrae a salvezza.
‘Ripercorrere i riti’, è scritto sulla prima pagina del settimanale diocesano. I riti conducono il popolo di Dio dentro il ‘mistero’ del Signore. Gesù viene da Betania, dove ha trovato ospitalità in casa di Marta e Maria e del fratello Lazzaro ridonato alla vita. Casa di amici, luogo di dialogo, di fiducia e conforto. Come se Gesù avesse voluto prepararsi al combattimento prossimo con un ultimo profondo respiro prima di tuffarsi nel mare della passione. Per affrontare una grande prova, bisogna essere presi da un grande amore, da un’immensa attrattiva che diventa formidabile spinta all’azione. Quando l’amore è più grande del dolore, allora è possibile portare il dolore, prendere la decisione di andarvi incontro e dare ‘volentieri’ la propria vita. Nei brevi frammenti di amicizia vissuti a Betania abita un amore che sale dai fondali dell’eternità: l’amore assoluto del Padre verso Gesù e di Gesù verso il Padre. Dopo, la grande avventura può incominciare.
Entriamo anche noi con Gesù a Gerusalemme. E’ facile cantagli la nostra festa, agitando i rami al vento e al sole della mattinata. La festa è troppo breve. Entrando in chiesa, subito il clima cambia; le grandi letture bibliche, combinate con il rosso dei leggii e dei paramenti dei sacerdoti, ci introducono nel dramma della Passione.

dal libro  "La Traversata" Sulle onde dell'anno liturgico, di Angelo Busetto, pp 49-50

Si presenta come la nuova frontiera della civiltà e dell’amore.
In realtà è un inganno e una violenza sulle persone.
Le donne sono ridotte a incubatrici a pagamento.
I figli vengono costruiti a macchinetta, secondo i comandi del computer.
Inoltre vengono programmaticamente privati del padre e/o della madre reali.
E via di seguito, sempre più in basso.
Sarebbe il caso di ascoltare anche qui Papa Francesco quando dice:

“Nel nostro tempo alcuni orientamenti culturali non riconoscono più l’impronta della sapienza divina nelle realtà create e neppure nell’uomo. La natura umana rimane così ridotta a sola materia, plasmabile secondo qualsiasi disegno…”

Vedi Avvenire, venerdì 5 marzo, pag 6. Discorso alla Pontificia Accademia per la vita