Vai al contenuto

Vangelo secondo Luca 10,1-9

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

IL VANGELO DI LUCA

Dodici, settantadue, e quanti altri ancora? Luca fa parte di questi ‘altri’. Compagno di missione di Paolo, è preso da interesse e curiosità per gli ‘avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola’. Egli ricerca le persone che ‘hanno visto e udito’, e racconta i fatti con piglio di storico e cuore di apostolo, con un’attenzione particolare per poveri, piccoli, donne, stranieri. Il Vangelo si apre al mondo intero.

Vangelo di Luca 11,42-46

In quel tempo, Il Signore disse: “Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

UN AMORE TRAVOLGENTE

Il linguaggio deciso, preciso, irruente di Gesù ancora ci sorprende. A Gesù sta a cuore prima di tutto l’amore di Dio, che non può venire stravolto e soffocato dalla formalità delle pratiche esteriori. Gli stanno a cuore la giustizia e la carità verso il prossimo. Ancora una cosa preme al suo cuore: che la gente non venga ingannata da maestri falsi e dalla doppia vita, che dicono e non fanno. L’amore di Gesù travolge con passione ogni ostacolo e ogni menzogna.

Oltre a Vita da prete, ecco la presentazione di alcuni altri libri, all'interno trasmissione di Radio Maria dedicata alla Serata Sacerdotale, al giovedì ore 2

Angelo Busetto CAMMINARE SULL'ACQUA, Edizioni San Paolo

Angelo Busetto LA TRAVERSATA. Edizioni Itaca

Vangelo secondo Luca 11,37-41

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».

LA REGOLA DEL CUORE

Si può invitare a pranzo Gesù, e difendersi dalla sua persona. Il fariseo osserva con cura e meraviglia le inadempienze rituali di Gesù. Gesù replica in contropiede e gli presenta in sintesi la novità del Vangelo. Non ci si salva con la fedeltà alle formalità esteriori, ma con la conversione del cuore. Gesù annuncia la regola della carità, secondo la quale l’elemosina non solo fa bene al prossimo, ma purifica il cuore di chi la compie.

UN CAMMINO GIOVANE

Spumeggia dai siti internet, ma non molte spruzzate arrivano nella stampa usuale e nel parlare comune. Il Sinodo dei Vescovi in corso a Roma continua tuttavia ad aprire ventagli di interesse sui ‘giovani’, nella società e nella chiesa, nelle famiglie e nei gruppi. Che cosa permette agli adulti, e in specie a genitori ed educatori, di intercettare la domanda dei giovani, prima che venga appiattita nella comune omologazione o si spenga nella rassegnazione?

Ad accendere il fuoco non basta più il richiamo a una tradizione ricca di valore e di valori e illuminata da presenze significative di santi, preti, suore, laici. Nemmeno la provocazione a buone decisioni, a ideali e prospettive di rinnovamento, o l’invenzione di nuovi progetti e programmi, di iniziative originali e coinvolgenti, arrivano a svegliare l’interesse e a muovere la partecipazione.

Che cosa è successo quando il cristianesimo è apparso la prima volta sulla soglia della storia? Un fenomeno nuovo, un fatto imprevedibile suscitato da una radicale iniziativa di Dio. Una ‘cosa impossibile all'uomo’ scuote una ragazza di nome Maria. Un invito discreto ma deciso mette Giovanni e Andrea sulle tracce dell’Uomo atteso e sconosciuto. Inizia una scoperta affascinante che risveglia la voglia di partecipare all’avventura del vivere.  Ha continuato ad accadere. Anche a noi. Una scossa, un turbamento, un cambiamento, una rivoluzione, un amore, un attaccamento, una scoperta di se stessi, corpo e anima, cuore e ragione, tempo ed eternità. Abbiamo ancora sotto gli occhi il fatto che ci ha risvegliato, la persona che abbiamo incontrato, l’avvenimento che ci ha preso dentro una compagnia di amici, conquistati da un’invincibile attrattiva.  Quale vento potrà risvegliare una brezza che raggiunga i giovani delle nostre strade, delle scuole, dei siti internet? Un luogo dove tornare a ‘dire io’ con verità, una spinta ad andare oltre.

Per una mattinata domenicale, la città viene invasa da una frotta di giovani: gioco, canti, pranzo, testimonianze. Un’esperienza di bellezza e di unità, un’amicizia che apre il cammino. E’ accaduto a Chioggia e in altre città. Continua ad accadere in vari modi, non con i fuochi di paglia della festa che subito finisce, ma con l’attrattiva di una strada che si apre. Un cammino dove tutto quello che succede aiuta a crescere nella consapevolezza di che cosa è importante. Imparare a giudicare, ad amare, a starci all’avventura della vita. Come la spia d’accensione dell’auto, come il primo fiotto d’acqua alla sorgente, come il desiderio del sole al mattino.                    L’accadere di questo avvenimento chiama in causa la grazia di Dio e provoca gli adulti – genitori ed educatori -  a non ripiegarsi a contare i passi del cammino, ma a lanciarsi – essi per primi - al sèguito del Maestro e Signore della vita.

 

Vangelo secondo Luca 11,29-32
 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
 
UN AMORE DONATO
 
Gesù è sbigottito e addolorato di fronte a una ‘generazione malvagia’ che non riconosce la sua sapienza e i suoi miracoli. Fino a quale punto dovrà spingersi la sua azione per convincerli? Gesù intravvede l’ultima frontiera, quella della passione e croce. Potrà la sua gente, potrà il mondo intero riconoscerlo, non solo attraverso la sapienza dell’insegnamento e la potenza dei miracoli, ma attraverso il grande segno di un amore interamente donato.