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Mercoledì 17 ottobre 2018 Sant’Ignazio d’Antiochia, vescovo e martire 50-107

Vangelo di Luca 11,42-46

In quel tempo, Il Signore disse: “Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

UN AMORE TRAVOLGENTE

Il linguaggio deciso, preciso, irruente di Gesù ancora ci sorprende. A Gesù sta a cuore prima di tutto l’amore di Dio, che non può venire stravolto e soffocato dalla formalità delle pratiche esteriori. Gli stanno a cuore la giustizia e la carità verso il prossimo. Ancora una cosa preme al suo cuore: che la gente non venga ingannata da maestri falsi e dalla doppia vita, che dicono e non fanno. L’amore di Gesù travolge con passione ogni ostacolo e ogni menzogna.