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Giovedì 23 maggio 2024, + San Giovanni Battista DE’ Rossi, sacerdote, Voltaggio, Genova, 22 febbraio 1698 – 23 maggio 1764

Vangelo secondo Marco 9,41-50

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

IL SALE DELLA VITA

Per i discepoli, stare con Gesù è una scuola di vita, per quello che lui è e quello che lui dice. Gesù si impersona con il povero, il bambino, il bisognoso. Egli conduce i suoi amici alla verità della loro condizione, mettendoli in guardia da tutto quello che impedisce il compimento della vita: tagliare mano o piede o buttar via l’occhio – certamente in senso figurato – spesso diventa liberazione da impacci e futilità. Il sale è per dare gusto alla vita.

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