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 22 Ottobre 2023, XXIX DOMENICA, Tempo ordinario, anno A; GIORNATA MISSIONARIA; San Giovanni Paolo II, papa Wadowice, Cracovia, 18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005

Vangelo secondo Matteo 22,15-21

In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.
Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».
Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

IL BENE DELLA CHIESA, IL BENE DI TUTTI

Conviene a ‘Cesare’, cioè al potere umano, rispettare e fare vivere chi professa una fede: è questione di libertà e porta vantaggio a tutti. Quando ‘Cesare’, cioè il potere, ostacola o abolisce la presenza della Chiesa e l’azione dei cristiani, chiude una sorgente di vita, utile specialmente nelle zone di missione. Lo Stato regoli la vita pubblica e sociale, lasciando libertà di coscienza. Non ci salva lo Stato, né alcuna ‘agenzia’ umana. Ci salva la Chiesa aprendoci alla salvezza che Dio dona a tutti i suoi figli. .

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