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Mercoledì 4 ottobre 2023; San Francesco D’Assisi, patrono d’Italia, Assisi, Perugia, 1182 – 3 ottobre 1226; San Petronio di Bologna, vescovo, sec. V

Vangelo secondo Matteo 11,25-30

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

IL GIOVANE POVERO

Il Vangelo diventa concreto nel volto dei Santi. Francesco era ‘piccolo’ e ‘oppresso’. Giovane prestante di Assisi, figlio di un ricco commerciante, voleva emergere anche con la gloria militare. Finì in prigione, oppresso dalla vanagloria. Povero di tutto, si rivestì del Vangelo e riempì il suo cuore dell’amore di Cristo, fino a identificarsi con le piaghe del suo corpo. Incontrò i poveri, i lebbrosi, gli ‘infedeli’. Si dedicò a ‘edificare la Chiesa di San Damiano e la Chiesa delle persone.

 

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