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1 maggio 2023 – San Giuseppe lavoratore; San Riccardo Pampuri, medico, Trivolzio, Pavia 1897 – Milano 1 maggio 1930

Vangelo secondo Matteo 13,54-58

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

IL FIGLIO DEL FALEGNAME

Inserita nella famiglia umana, nella parentela del clan familiare, nella vicenda del lavoro artigianale, l’incarnazione del Figlio di Dio non è di cartapesta, ma di carne e sangue, crescita e sviluppo, relazione e apprendimento. Gesù è di tutti, appartiene all’intera umanità. Gesù falegname si riflette in ogni persona che nel lavoro esprime se stessa, provvede al mantenimento proprio e dei familiari, porta a sviluppo l’opera della creazione, a beneficio di tutti. Tutta la realtà umana in via di redenzione.