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I SACRAMENTI: da DOVE VENGONO, A COSA SERVONO

Canto: Ti ringrazio Signore, per tutto quello che mi hai dato, don Renato Feletti

Una domanda: Che cosa avremmo desiderato di più nei giorni della pandemia…      il contatto con le persone

(Marco 5,21-43): Gesù interpellato da Giairo, toccato dalla donna, tocca la bambina: Un rapporto con-creto, fisico per arrivare a ‘sanare.salvare’ la persona: fisicità dell’amore, dell’abbraccio, del bacio.  Gesù incontra le persone in modo immediato, concreto, come un amico, un padre, un medico.                                Nel Vangelo c’è anche un caso di ‘guarigione a distanza’, il figlio del centurione che gli dice: Non sono degno che tu entri nella mia casa…  Nemmeno noi siamo degni. Ma il Signore vuole venire nella nostra casa… In quante case è andato: la casa di Pietro, di Zaccheo, ricco fariseo, Marta, Maria, Lazzaro… Il cristianesimo è incontro personale di Gesù con te, la sua visita nella tua casa, un contatto diretto.

+ Come avviene, dal momento che Gesù non è più con noi ed è salito al cielo?All’origine un fatto fondamentale: Gesù non è un morto, ma è una persona vivente. Certamente è morto, dolorosamente, e sepolto. La Sindone lo mostra nella sua immobilità, ma nello stesso tempo svela già la sua resurrezione che ha ‘fulminato’ il lenzuolo con una energia nuova. I testimoni: Maddalena, gli apostoli al sepolcro, nel cenacolo, la provvidenziale incredulità di Tommaso…

+ Gesù dice: io sono sempre con voi. Chi ascolta voi ascolta me. Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, là sono io. Se uno mi ama e ascolta la mia parola, il Padre lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo casa-dimora presso di lui.

+ Andandosene in cielo nell’ascensione, Gesù dice: Andate in tutto il mondo, fate miei discepoli tutti, battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo

+ Nell’Ultima cena dice: Prendete e mangiate; prendere e bevete. Fate questo in memoria di me.

Ancora oggi delle persone compiono azioni che proseguono la sua presenza, le sue azioni.

Chi oggi desidera incontrare Gesù, chi incontra? Agostino incontra Ambrogio; missionari, noi. Una comunità, un papa, un vescovo, una chiesa, un sacerdote, delle azioni. Gesù ci vuole incontrare personalmente e per questo investe la vita delle persone: “Andate, raccontate, battezzate. Voglio entrare nella vostra vita perché abbiate la vita, e l’abbiate abbondantemente”.
Persone che non hanno ‘incontrato’: Pavese, premi, donne, ideali. Pasolini e la sua ricerca di vita.  Persone che hanno ‘incontrato’: Silvio Catterina e i ragazzi che hanno tutto, cercano tutto e trovano la noia di vivere; esprime un grido, un urlo: Guardate me, ma guardate Gesù attraverso di me, guardate quello che io guardo. E quei ragazzi, anche sottoposti a dura disciplina (conversione) cambiano, e lo guardano e vogliono seguire quello che segue lui.

  • Non ci bastano i sentimenti religiosi, le emozioni che ci saltano addosso e se ne vanno come le ballerine; non ci bastano le bevute e i regali.
  • Abbiamo bisogno di un incontro personale con Gesù. Un incontro che avviene attraverso altre persone e che apre al desiderio del Battesimo, della Eucaristia, della Confessione, del Matrimonio religioso…
  • Un segno che contiene il mistero, che porta la presenza. Pensiamo a un oggetto caro di un genitore: una collana, un orologio, un vestito Il segno sacramentale non solo ricorda, ma contiene il mistero, cioè Gesù nei fatti della sua vita, Dio fatto uomo.
  • Il cristianesimo è ‘materiale’, ‘corporale’, ‘fisico’, concreto. Non ci basta l’abbraccio col telefonino, la messa per tv. Presenza, persone, perché Dio ha un volto, il nostro volto, il volto delle persone.
  • Persone unite a Lui. Persone unite tra loro perché unite a Lui: Comunità cristiana, Chiesa!

Il sacramento è il termine di passaggio, il ponte che introduce; è l’immagine di questo Volto, di questa Presenza, come Lui ha voluto, per cui Lui ha invocato il Padre, ha mandato lo Spirito Santo.

Qui Lui ci incontra per essere per essere più veri e più contenti del nostro destino.