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Venerdì 11 novembre 2022, San Martino di Tours, vescovo Sabaria, Ungheria 316-317 – Candes, Francia 397

Vangelo secondo Luca 17,26-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

CHE COSA VALE LA PENA?

…Mangiavano, bevevano, prendevano moglie e marito… La vita scorre nella normalità dei giorni e degli avvenimenti. Poi càpita un incidente, una malattia, un contrattempo; càpita la pandemia, la guerra, la crisi energetica. Alla fine, càpita la morte. Per che cosa dunque viviamo? In attesa di che? Tutto quello che possediamo sarà consumato. Che cosa dunque rimane? Per che cosa vale la pena vivere? Il tempo ultimo della nostra vita è il tempo in cui Cristo si manifesterà. Vale la pena vivere per Lui.