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Mercoledì 26 ottobre 2022, San Folco Scotti, vescovo, 1165-1229, Sant’Alfredo il Grande, re del Wessex, 849– 899

Vangelo secondo Luca 13,22-30

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

LA PORTA APERTA

Quale è la porta stretta? Immaginiamo sempre la porta aperta, la strada larga, la vita facile. Invece la porta, la strada, la vita è quella che incontriamo ogni giorno, con la sua misura, le sue fatiche, occasioni, impedimenti, possibilità e difficoltà. Questa vita è l’unica che ci viene donata ed è la porta aperta e la strada spalancata verso il bene da accogliere e da fare, verso il compimento della nostra vocazione e la realizzazione della nostra felicità. Qui siamo i primi!!