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Giovedì 16 giugno 2022, SantI  Giulitta e Quirico, madre e figlio, martiri, Asia Minore, m. 303

Vangelo secondo Matteo 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

IL PADRE CHE CI VUOLE BENE

Ieri Gesù ci insegnava a pregare partendo dal ‘segreto’ del nostro cuore. Ora ci dice di pregare sapendo di essere figli e indirizza la nostra preghiera su piste sicure: dal panorama del cielo fino alla terra fin e all’abisso del male. Tutto appartiene al regno di Dio e alla sua volontà di bene, che ci dà il pane, perdona i debiti, riconcilia con i fratelli, ci sostiene nella tentazione e ci libera dal male. Dio ci vuole bene, perché è Padre.