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Venerdì 10 giugno 2022 – Beata Diana degli Andalò, Bologna, 1200-1236

Vangelo secondo Matteo 5,27-32

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».

LA MISURA DELLA FELICITA’

Cosa dice Gesù di fronte alla mentalità che invade occhi e cuore? Gesù richiama la verità dell’uomo e della donna, richiama il vero bene della persona, che non consiste nella provvisoria e superficiale soddisfazione degli istinti. Siamo fatti per un amore fedele, per un impiego salutare dell’anima e del corpo: la misura della felicità alla quale siamo destinati è infinita. Siamo fatti da Dio e per Dio: nella nostra fragilità possiamo ogni giorno desiderarlo e domandarlo.