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QUANTA VITA?

Una vita piccola piccola, ridotta negli spazi esteriori e rattrappita in quelli interiori. Una vita ridotta a schemi, appiattita ai livelli della pubblicità, impaurita dalla pandemia, atterrita dalla paura, arrabbiata con il mondo, seccata con gli amici, annoiata con i familiari, indurita con gli avversari. La intravvedi negli occhi sfuggenti sotto le mascherine, negli accostamenti gentilmente evitati, nei saluti rapidi e convenzionali, nelle code silenziose alle poste o al panificio o all’ospedale.
In tutto questo, come un vento che penetra tra le fessure, come la piantina che germoglia tra i sassi, una novità risorge. Spunta con la luce del giorno, forando il gelo che penetra dalle imposte spalancate.
Il Vangelo del mattino, uguale e sempre nuovo, riporta a galla l’anima, facendoci riconoscere amati dal Padre, accompagnati dal Figlio, sollevati dallo Spirito. Un amore più grande, incontrato nei dialoghi da remoto e nei radi approcci personali, attraversa l’arida pianura della giornata.
In rapida sequenza. La dottoressa da trent’anni in carrozzina ringrazia il Signore che opera in lei con la grazia dell’esistenza e la provvidenza degli amici. La coppia relegata in casa, con addosso tanti malanni, è riconoscente per il dono della Sua presenza. La giovane mamma, col marito lontano per lavoro, cammina in riva alla laguna col passeggino del piccolo.
Il dissidio in famiglia non sommerge, ma alla preghiera s’aggiunge la telefonata all’amico che aiuta i due coniugi. La passività della giornata è superata dalla condivisione di un rosario che apre alla speranza. La monotonia della vita dei nonni si riscuote con il sorriso, e anche i capricci, dei bambini. La fatica si riempie di consolazione nella compagnia degli anziani che ripetono racconti e richieste. Il cervello si ridesta e la fantasia saltella nella scoperta e nel confronto con i grandi del passato e del presente, con la letteratura e l’arte e la musica, con la bellezza e la verità che balzano da letture e da virtuosi programmi dei social. Un tratto di benevola carità ti scuote come una sorpresa. Il piccolo mondo si spalanca alle dimensioni del mondo creato da Dio, in cerca della vita.
“Dov'è la Vita che abbiamo perduto vivendo? Dov'è la saggezza che abbiamo perduto sapendo? Dov'è la sapienza che abbiamo perduto nell'informazione?". La domanda di Eliot, il poeta inglese de La rocca, sospinge a un passo di novità. Non ingabbiati nella serra dell’egoismo, ma incamminati sulla riva che apre l’orizzonte. Quanta vita? Quanto cervello, quanto corpo, quanta anima, quanto cuore. Quanto tempo, quanto spazio, quante dimensioni. Quanto sole, quanto mare, quanta pioggia, quanta neve, quanto prato, quanta strada. Quanto?