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17 gennaio 2021 II DOMENICA del tempo ordinario Anno B – Sant’Antonio abate, Egitto 250-356

Vangelo secondo Giovanni 1,35-42

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

L’AVVENTURA DELLA FEDE

Un’ora bella, da ricordare per tutta la vita: Giovanni e Andrea, attenti a Giovanni Battista, hanno osservato la sua indicazione, e si sono mossi a seguire Gesù. Come riconoscere il Signore? Spesso non basta una personale inclinazione: occorre qualcuno che ce lo segnali, come è accaduto a Giovanni e Andrea. Noi, come abbiamo riconosciuto il Signore? Ancora oggi, chi ce lo indica? Domandiamo un cuore libero e uno sguardo attento, per non rimanere appesantiti e annebbiati dalle difficoltà della vita o da false attrattive. L’avventura della vita e della fede ricomincia ogni giorno.