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Martedì 19 maggio 2020 San Celestino V Eremita e Papa 1215-1296

Vangelo secondo Giovanni 16,5-11

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

DOVE VAI?

Questa domanda non espressa taglia il cuore dei discepoli. L’annuncio della misteriosa partenza del Maestro li riempie di tristezza. Perché è bene che Gesù se ne vada? La sua esistenza sulla terra, fino alla morte e alla risurrezione, ha piantato una semente divenuta albero. Ora è necessario che la pianta si sviluppi con fiori e frutti, e sospinga il mondo al ravvedimento e gli uomini e le donne alla conversione. Questa è l’opera che lo Spirito compie nella storia attraverso i testimoni.