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Lunedì 20 aprile 2020 Sant’Aniceto, Papa dall’anno 155 al 166

Vangelo secondo Giovanni 3,1-8

Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».
Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

LA RINASCITA DELLA PASQUA

Come la novità della Pasqua si comunica a noi? Come diventiamo partecipi della vita di Cristo risorto? Nella notte del dialogo con Nicodemo, curioso di conoscere Maestro ma timoroso di esporsi, Gesù comincia a dircelo: occorre nascere di nuovo. Non basta la vita ricevuta con la nascita da nostra madre. Occorre rinascere dallo Spirito di Dio. Una vita nuova che ci fa rinascere come figli di Dio, ci dona sentimenti nuovi, una nuova intelligenza e una nuova forza. Nulla è impossibile a Dio.