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Sabato 8 febbraio 2020 – San Gerolamo Emiliani, Venezia 1486-Somasca 1537 – Santa Giuseppina Bakhita, Sudan 1868-Schio 1947

Vangelo secondo Marco 6,30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

IN DISPARTE CON GESU’

Il tratto umanissimo di Gesù si rivela due volte in questo breve racconto evangelico. Egli chiama in disparte gli apostoli che tornano dalla missione lieti e affaticati. Stare con Gesù ‘in disparte’ è il vero ristoro della vita, la guarigione del cuore e della mente. Ma già subito la folla rincorre Gesù, il quale si concede a tutti e si mette a insegnar loro ‘molte cose’. Quali cose? Il senso della vita e l’Amore che ci insegue; il mistero di Dio e il destino dell’uomo.