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Martedì 28 gennaio 2020 San Tommaso d’Aquino, teologo e Dottore della Chiesa

Vangelo secondo Marco 3,31-35

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

FAMILIARI DI GESU’

Questo vangelo sembra un respingimento verso Maria e i ‘fratelli e sorelle’ del clan familiare, mentre invece è una carezza. Gesù ci chiama vicini e ci vuole consanguinei. Come il sì di Maria la rende madre, così i nostri sì ci rendono partecipi della sua maternità e ci inseriscono nella sua famiglia. Si allarga al mondo il riflesso vivace della sua grazia, come avviene con i santi, sapienti come Tommaso d’Aquino o semplici come i santi delle nostre case.