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Giovedì 11 aprile 2109 Santo Stanislao, vescovo e martire, Polonia 1030-1079; Santa Gemma Galgani, Lucca 1878-1903

Vangelo secondo Giovanni 8,51-59

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

LA VITA

Colui che possiede la vita ed è la vita, la può donare. Gesù uomo non ha visto Abramo, ma Abramo ha esultato nella speranza di vedere Dio. Gesù Figlio di Dio, eterno con il Padre e lo Spirito Santo, ha visto Abramo e ha preparato il giorno della salvezza, il giorno della sua venuta tra gli uomini, dell’esaltazione sulla croce e della risurrezione. Le misure dell’umano vengono sconvolte. Gesù travolge le frontiere della morte, per se stesso e per coloro che credono in lui.