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Giovedì 28 marzo 2019, San Gontranno, Re dei Franchi 525-592

Vangelo secondo Luca 11,14-23

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

CHI VINCE

Se neppure satana contraddice se stesso, tanto meno Gesù. Gesù è il vero combattente contro satana e suo vincitore. L’abbiamo visto nelle tentazioni nel deserto e lo vediamo in tanti episodi del Vangelo. Soprattutto quando viene sottoposto alla prova terribile della croce, Gesù vince la tentazione di contraddire la volontà del Padre, e riemerge come vero Figlio. Anche noi possiamo vincere la tentazione, affidandoci a Gesù, Uomo forte e Figlio di Dio, che strappa via le armi a satana.