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Venerdì 21 dicembre 2018 San Pietro Canisio, sacerdote e dottore della Chiesa, Olanda 1521-1597

Vangelo secondo Luca 1,39-45

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

UN BALZO

Subito dopo la partenza dell’Angelo, Maria lascia la sua casa e va da Elisabetta, sua parente. Un balzo che è un bisogno di riservatezza e insieme un richiamo di carità. Maria è mossa certamente anche da un’esigenza di condivisione, che esplode nell’esultanza dell’incontro con Elisabetta. Anche il bimbo Giovanni ha un balzo nel grembo della Madre. L’incontro riempie di gioia le madri e i figli per il Mistero di Dio che si rende presente. Un balzo di gioia che si espande fino a noi.