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Mercoledì 5 settembre 2018, Santa Teresa di Calcutta 1910-1997

Dal Vangelo secondo Luca 4,38-44

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva.
Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo.
Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato».
E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.

DALLA CASA ALLA STRADA

I santi imitano Gesù. Gesù solleva la suocera di Pietro; al mattino si reca in luogo deserto a pregare. Egli continua a guarire a Cafarnao e nelle altre città del mondo, attraverso l’opera di chi lo ama e assiste i fratelli bisognosi in casa e in strada, fino ai confini del mondo. I santi amano Gesù, lo pregano nell’Eucaristia e ne ritrovano il volto e le membra doloranti nelle persone. Così ha fatto Madre Teresa di Calcutta, e così fanno tante persone che continuano la sua opera.