La pesca salvata
Categoria: Vangelo quotidiano
Sabato 9 aprile 2016 – Sant’Ugo di Rouen, vescovo, m. 730
«Sono io, non abbiate paura!»
LA BARCA NEL MARE
Il passaggio all'altra riva, verso Cafarnao, dove Gesù annuncerà il pane della vita, è laborioso. Nella barca i discepoli sono costretti a vogare per diverse ore, affrontando il mare agitato. Gesù mostra loro una strada nuova e un nuovo modo di procedere: Egli li raggiunge camminando sull'acqua. Quelle imprese che a noi appaiono impossibilI e che ci provocano tanta paura, diventano possibili e addirittura semplici con Gesù. Conviene dunque andare incontro a Gesù, prenderlo sulla nostra barca, o meglio salire con lui nella barca della Chiesa. ...continua a leggere "Sabato 9 aprile 2016 – Sant’Ugo di Rouen, vescovo, m. 730"
Venerdì 8 aprile 2016, Sant’Amanzio, vescovo di Como, sec V
«Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?»
DAL BATTESIMO ALL’EUCARISTIA
Un salto da un punto all’altro del Vangelo, un passaggio nella vita cristiana. Il lungo racconto di Nicodemo si concentrava sulla nascita dall'alto, con riferimento al Battesimo. Ora l’inizio del capitolo sesto del Vangelo di Giovanni ci conduce sul monte, dove Gesù moltiplica i pani. Da qui inizia la promessa del dono del suo corpo e sangue. Ogni dono di Dio - quindi anche il miracolo del pane moltiplicato - non soddisfa pienamente le nostre esigenze. Infatti ogni dono è segno: rimanda a quel di più che diventa vera risposta alla nostra fame e sete. ...continua a leggere "Venerdì 8 aprile 2016, Sant’Amanzio, vescovo di Como, sec V"
Giovedì 7 aprile 2016 – San Giovanni Battista de La Salle, 1651-1719
"Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
"DAL FIGLIO AL PADRE
C’è tutto l’evangelista Giovanni e tutto il suo Vangelo in queste poche righe. Gesù dichiara la sua identità: Egli è colui che viene dall’alto, dal cielo, per comunicare le azioni e le parole del Padre e donare il suo Spirito. La vita terrena di Gesù e tutta la sua opera esprimono il volto e l’opera di Dio. Possiamo sottrarci a questa abbondanza di vita? Vorrebbe dire perdersi ed entrare nell’ombra della morte. Conviene desiderare fortemente e domandare continuamente di stare con Gesù, il Figlio che rivela il Padre e ci conduce a Lui. ...continua a leggere "Giovedì 7 aprile 2016 – San Giovanni Battista de La Salle, 1651-1719"
Mercoledì 6 aprile 2016 – Beata Pierina Morosini 1931-1957
"Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito"
L’ATTRATTIVA DELLA LUCE
A Nicodemo, uomo schivo e intelligente, Gesù dice cose grandi: Dio ha amato gli uomini fino a ‘dare’ il suo proprio Figlio, Gesù stesso. Noi che abbiamo davanti agli occhi il Crocifisso e il Risorto, sappiamo cosa ha voluto dire. Dio ha fatto questo per recuperare gli uomini dalla perdizione e condanna, dalle tenebre e dal buio della vita. La luce è un punto di attrattiva capace di richiamare chi vuole vivere, bambino o anziano, semplice o sapiente. Possiamo sperare che la luce sia così potente da attrarre anche i malvagi? ...continua a leggere "Mercoledì 6 aprile 2016 – Beata Pierina Morosini 1931-1957"
Lunedì 4 aprile 2016 – Annunciazione del Signore
"...Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù."
L’INIZIO
Usciti dal grande portale della settimana di Pasqua, entriamo con l’Angelo Gabriele nella casa di Nazaret, dove incontriamo Maria. Il mistero cristiano ci riporta all’inizio, lì dove tutto è cominciato sulla terra degli uomini. Il saluto semplice e solenne dell’Angelo e un’indicazione precisa: “Concepirai”. Maria partecipa con intelligenza, e aderisce con piena libertà. Tutta la storia parte da qui: quella di Cristo e di quanti l’hanno seguito; quella nostra e di tanti altri con noi e dopo di noi. Che cosa accade quando una persona si consegna pienamente nelle mani di Dio?
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Omelia Domenica Seconda di Pasqua – 3 aprile 2016
Settimana di Pasqua – Sabato 2 aprile 2016
LA CATENA DELLA FEDE
La prima Settimana di Pasqua chiude con l’apparizione di Gesù alla Maddalena e agli Apostoli, nel finale del Vangelo di Marco. Una sintesi che è una frusta: Gesù risorto incrocia l’incredulità degli apostoli e li rimprovera con decisione. Per noi che veniamo dopo, è un invito a credere ‘a quelli che lo hanno visto risorto’. In ogni tempo la fede è una catena attraverso la quale il dono di Dio si comunica dagli uni agli altri. Da questo passaggio la fede arriva poi a diventare un’esperienza personale.
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Settimana di Pasqua – Venerdì 1 aprile 2016
SULLA RIVA
Questa è una delle apparizioni più suggestive del Signore Risorto: la barca, la pesca a vuoto, l’alba, la nuova pesca. Il grido di riconoscimento: “E’ il Signore!”, con la conseguente nuotata di Pietro fino a riva. E infine quella domanda sospesa: “Chi sei?”. Rimaniamo anche noi appesi a questa domanda, desiderosi e bisognosi del Suo sguardo, del pesce che Egli ci offre, e del Suo Pane. Sulla riva di ogni giornata Gesù attende anche noi, con le nostre reti piene o vuote, e si offre al nostro riconoscimento e al nostro abbraccio.
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Settimana di Pasqua – Giovedì 31 marzo 2016
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
CARNE E OSSA
Di fronte a Cristo risorto è difficile perfino credere ai propri occhi. Con grande facilità si rischia di ridurlo a un fantasma, o addirittura a una fantasia, affrettandoci a spedirlo velocemente nel suo cielo; la fede in Cristo risorto viene sostituita dalla generica fede in Dio, spegnendo così la storia e la fede cristiana. Il Vangelo ci mostra invece Gesù nell'evidenza della sua carne crocifissa e gloriosa. Egli ci invita a guardare e toccare le sue ferite e a mangiare con lui. Si diventa cristiani solo sperimentando concretamente l’incontro con il Risorto.