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"Gesù  è  entrato nella storia, PERCHÉ  CIASCUNO DI NOI POSSA FARE L'ESPERIENZA DI PIETRO, zoppicando, tradendo come lui, MA ATTACCANDOSI SEMPRE DI PIÙ,  vedendo crescere quel filo di tenerezza, di adesione e di stima, fino a dire:                 "NON SO COME,O CRISTO, MA TUTTA LA MIA SIMPATIA UMANA È  PER TE".                 Cristo è  entrato nella storia per ridestare tutto  il nostro io, tutto il nostro cuore, la nostra simpatia umana per Lui, perché POSSIAMO VIVERE LA VITA PIENI DELLA SUA PRESENZA E LA GIOIA DELLA SUA PRESENZA COMINCI A INVADERE LA NOSTRA VITA."

don Carron

 

Domenica 3 aprile ore 16 la Porta Santa viene aperta nella Chiesa di San Domenico
per la Festa del Crocifisso.
Tutti i cristiani della Città di Chioggia sono chiamati a partecipare.2016-03-24 09.38.42
Saremo accompagnati dal vescovo
Dino De Antoni, che poi benedirà il mare.

Questa è la Settimana di Pasqua. La liturgia richiama le stesse caratteristiche del Giorno di Pasqua: il Gloria alla Messa; i salmi della Prima Domenica alle Lodi. E' esclusa la memoria dei santi e di altre ricorrenze.

Lo sguardo è su Cristo risorto. Colui che vive tra noi. Da Lui trae origine ogni giorno la nostra vita. In Lui viene attratta tutta la nostra speranza.  

…E al mattino di Pasqua, voi avreste voluto esserci? Gli apostoli sono rinchiusi dove? Le donne escono a un’ora impossibile, e non sanno immaginare come togliere la pietra dal sepolcro. Dopo, la pietra rovesciata, il sepolcro vuoto, il grido: “Hanno portato via il Signore…”. Voi avreste resistito? Mi sarebbe scoppiato il cuore a vedere i panni, che l’avvolgevano, ben composti e piegati come se il corpo fosse ancora disteso sulla pietra; a vederlo nel giardino, vivo, che ti chiama per nome come Maria. A vederlo entrare nel cenacolo, d’improvviso a porte chiuse. “Sei veramente tu?”. Mi sarei detto che ero diventato matto, che avevo le traveggole, che mi stava venendo una malattia...
Il Signore ha avuto pietà di me e mi ha fatto vivere in un altro tempo, quando tutto quello che è già accaduto, arriva a me non nell’immediatezza della visione, ma nel gesto materno della Chiesa, nella pietà della liturgia, nella fede dei suoi nuovi amici, nella carità del tempo.

Dopo il sepolcro, il vuoto assoluto, un silenzio assurdo, una paura abissale, una prostrazione indomabile. Il Sabato santo è un giorno nel quale non si può vivere. Gesù non c’è più davanti agli occhi. Le donne non l’hanno davanti nemmeno morto, nemmeno per piangerlo al sepolcro e lavarlo e accarezzarlo e bagnarne il corpo con lacrime calde e vive.

da "La Traversata" Ediz. Itaca 2015 p 55

Il Sabato Santo è il giorno dell'attesa, non davanti alla pietra del sepolcro.

"Il cuore attende con dei gesti, con la preghiera e la confessione, con un'opera di carità e con il lavoro, in famiglia e con gli amici"  (da un sms)

Via Crucis 2016 -06 - CopiaIo non ce l’avrei fatta. Non avrei resistito se mi fosse capitato di stare sotto la croce di Gesù. Se avessi dovuto vedere Cristo catturato, imprigionato, percosso, crocifisso, morto. Capisco quelli che sono scappati, Pietro, Andrea, Tommaso. Scappati dalla loro stessa paura e dalla disperazione. Come resistere di fronte al Maestro percosso e crocifisso? Come resistere alla caduta delle proprie speranze? Il sole oscurato e il mondo diventato nero. Il cuore sprofondato nel baratro. Solo l’anima paziente e amorosa delle donne poteva resistere. Una donna accoglie il dolore del parto e può resistere al dolore dell’amore offeso e della perdita di un figlio.
Poi ci sono gli estranei. Quelli vogliono proprio vedere. I soldati, abituati a peggio, notano particolari inediti: la tenerezza dei pochi amici e la strenua tenuta di quell’uomo che non grida disperazione ma invoca Elia, sospira alla Madre e al discepolo e promette l’impossibile al ladrone crocifisso accanto. Il capitano resta scosso da quello strano modo di stare in croce, e da quel modo unico di morire: “Vedendolo morire così”, il centurione che aveva diretto il martirio di tanti uomini crocifissi grida: “Veramente quest’uomo era figlio di Dio”.
Dopo il sepolcro, il vuoto assoluto, un silenzio assurdo, una paura abissale, una prostrazione indomabile. Il Sabato santo è un giorno nel quale non si può vivere. Gesù non c’è più davanti agli occhi. Le donne non l’hanno davanti nemmeno morto, nemmeno per piangerlo al sepolcro e lavarlo e accarezzarlo e bagnarne il corpo con lacrime calde e vive.

da "La Traversata"   Ediz. Itaca 2015  pp 54-55

E' sorprendente come Gesù ci accompagna di giorno in giorno, in modo straordinario in questi giorni del Triduo pasquale.

Uno può cominciare la celebrazione - come questa sera all'Ultima Cena - un poco tirato: dopo un'improvvisa corsa al Pronto Soccorso per accompagnare una persona, dopo un caloroso saluto ad amici lontani apparsi improvvisamente, dopo l'indaffaramento con i chierichetti e con gli Apostoli (e Apostole) che c'erano o non c'erano. Magari s'accorge anche che in chiesa mancano questi e quelli e se ne rammarica.

Ma Gesù viene. La sua parola, i suoi gesti, il modo semplice di starci delle persone: con sotto gli occhi alcuni volti, e i 'dodici Apostoli'. E poi l'intensità della processione fino alla Cappella dell'Eucaristia per portare il Santissimo, e il silenzio che segue. Proprio come dice un sms arrivato in serata: "Grazie per stasera!!!! Davvero bello!!!!". E' così!.

Per ultimo, l'adorazione alle 21. E' bastato leggere le parole del Papa all'udienza di questo mercoledì e un poco l'omelia delle Palme. E quei 'soliti' canti che echeggiano Bach, e la coroncina della Misericordia ricordando la piccola Emma che ha bisogno delle nostre preghiere, come chiedeva la nonna stamattina dopo la Messa del Crisma.

Gesù ci fa proprio compagnia nella vita....

Questa mattina del Giovedì Santo:

Il vescovo e tutti questi preti per far fiorire la Chiesa dalla persona di Cristo, rivolto al Padre mentre vive tra gli uomini e comunica se stesso. Così in Cattedrale a Chioggia - come nelle mille e più Cattedrali della Chiesa Cattolica - i sacerdoti riprendono a vivere e nuovamente 'diventano sacerdoti'.

Domandiamo una preghiera a tutti i fedeli cristiani per tutti i sacerdoti

Vorrei affidare anche una bambina piccola di nome Emma, la cui vita è in pericolo.

GRAZIE!!!