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TRINITA’, PIENEZZA DI VITA

La Trinità è un fatto da raccontare. Nel Vangelo Gesù vede il Padre e realizza quello che vede fare dal Padre. Padre e Figlio donano lo Spirito che porta a compimento l’azione di Gesù.
Dio prima di noi: è il Padre, generatore di vita.
Dio accanto a noi: è il Figlio Gesù che riceve la vita e la dona facendosi uomo, morendo in croce e risorgendo.
Dio dentro di noi: è lo Spirito Santo che unisce il Padre al Figlio e rende gli uomini figli e fratelli.
Dio Trinità fa vivere l’umanità e la conduce alla verità e alla vita tutta intera. ...continua a leggere "Domenica 22 maggio 2016 – Solennità della SANTISSIMA TRINITÀ"

La Trinità è come inerpicarsi sulla cima di un monte e lì trovare pace. Attraverso i sentieri e i passaggi della vita, i tormenti e le attese, le tensioni e gli sforzi, le chiusure che sprofondano e le radure che improvvisamente si aprono. Il cammino dell’amore, della speranza, della libertà, della decisione, dei condizionamenti. Sempre alla ricerca di un bene, di un di più, di una risposta finalmente piena e pacificante.

Attraverso i percorsi della fede, dell’annuncio che conquista e commuove; attraverso il procedere incessante della liturgia che di anno in anno sale a spirale e fa vedere e gustare di passaggio in passaggio lo stesso panorama in modo diverso. Ogni volta con un colore nuovo, più intenso o più distratto, più consapevole o più dissipato, come un albero che allarga di un altro cerchio la corteccia. ...continua a leggere "TRASCINATI AL MONTE DELLA TRINITA’"

Immagine1CONOSCI                                                     LA TRINITA' ???!!!                              

Questo dipinto ci mostra Dio Padre che accoglie l’offerta della vita del Figlio e insieme con lo Spirito Santo
lo presenta al mondo

Cresce il desiderio di conoscere di più. Come ai tempi dei grandi Concili antichi la gente in strada parla di Chiesa e di fede. Un barista esce dal locale per invitarmi a prendere un caffè; ha un grappolo di domande: sull’elezione dei vescovi, del papa, sul cardinale tale e tal’altro. Chissà se negli anni attorno al Concilio di Nicea nel 325, in strada si parlava di Dio Trinità con linguaggio teologico o con battute da strapazzo; se attorno al 451, nei pressi di Calcedonia dov’erano i vescovi radunati a concilio, si parlava dell’umanità e della divinità di Cristo in termini corretti. Certamente se ne discuteva con interesse, come di una cosa che c’entrava con la storia e con la vita, perché se Gesù è Dio, ci può salvare; ma solo se è anche uomo, ci salva davvero.
Le discussioni teologiche c’entrano con la vita. E’ accaduto nuovamente con il Concilio Vaticano II: la gente comune ha cominciato a maneggiare termini come popolo di Dio, storia della salvezza, mistero pasquale, e non solo. E oggi? Le questioni in voga sembrano ridursi alla contesa tra innovatori e tradizionalisti, tra pastoralisti e curiali, e si ragiona di schieramenti ricopiando gli schemi della politica. In modo oscuro o consapevole, la Chiesa c’entra con il destino del mondo e con la vita di ciascuno. Al di là dei misteri di cui parlano i giornali, si intuisce un Mistero che ci appartiene e a cui apparteniamo. ...continua a leggere "Trinità vo’ cercando"

Carissimi
Si tratta di una breve risposta a chi ha creduto, in una lunga ed interessante argomentazione, richiamare l’impegno della Chiesa e di ogni cristiano ad assumere una forma più decisiva nel combattere il male sociale che domina nella mentalità moderna.
Certamente esiste da sempre il pericolo di “spiritualizzare” il cristianesimo. Cristo è venuto a salvare e perfezionare tutto ciò che è umano. Non possiamo escludere nulla.
Mi sembra che il problema affrontato dai nostri amici sia piuttosto sul metodo come combattere il male, oppure , se vogliamo andare alla radice, della consistenza del male. La crisi che stiamo affrontando oggi, soprattutto in Europa, è una delle più grandi crisi che conosca la storia, ma la potenza del male non è mai paragonabile alla potenza della fede, alla potenza di Cristo. ...continua a leggere "IL NOSTRO COMPITO… Lettera di Padre Romano Scalfi"

 

BAMBINI CON GESU’

Il bambini attorno a Gesù! E’ una scena piena di verità e di gioia. I genitori li portano, e i bambini si lasciano attrarre da Gesù. Questa attrattiva prosegue: davanti al Crocifisso, davanti al Volto di Gesù, nel vasto silenzio delle chiese o nei brevi percorsi del mese di maggio nelle vie e nelle case. I bambini guardano, seguono, ripetono le preghiere e i canti, si muovono, toccano, incontrano. Perché tagliare la strada a questa attrattiva, perché impedire ai bambini di farsi abbracciare da Gesù? ...continua a leggere "Sabato 21 maggio 2016 San Cristoforo Magallanes, Messico 1869-1927 e compagni martiri"

PROPORRE IL MATRIMONIO

Chi se la sente di mandare ad amici e conoscenti questo Vangelo? Non per ostentazione o sfida, ma per un gesto di sincerità e di amore. Il primo modo per aiutarci tra persone e in particolare tra amici è mostrare la verità e sostenerci nel desiderarla, soprattutto quando la verità si annebbia e la volontà si indebolisce. La grazia e il sostegno del Signore possono arrivare anche attraverso le parole del Vangelo inviate da un amico. Dice Papa Francesco al numero 35 di Amoris Laetitia: ¨Come cristiani non possiamo rinunciare a proporre il matrimonio”. ...continua a leggere "Venerdì 20 maggio 2016 – San Bernardino da Siena, 1380-1444"

 

IL GUADAGNO DELLA VITA

Che cosa desideriamo se non guadagnare la vita? Non vogliamo perdere un granello di felicità. Gesù ci segna la strada che risponde al desiderio profondo dell’anima. Ci mostra che non tutti i desideri sono sani, non tutte le pretese vanno accontentate. Occorre distinguere tra la soddisfazione immediata che brucia l’anima, e il sacrificio volontario che conduce alla mèta. La fatica della scalata nasce dall’attrattiva della vetta. Non si tratta di uno sforzo eroico: piuttosto è un esercizio di buon senso, di ‘sale in zucca’ che per cogliere il vero sapore alla vita. ...continua a leggere "Giovedì 19 maggio 2016 San Celestino V – Pietro di Morrone, Eremita e Papa, 1215-1296."

APERTURA DELLA 69a ASSEMBLEA GENERALE DELLA CEI

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO                                                                         ALLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Aula del Sinodo Lunedì, 16 maggio 2016

 

Cari fratelli,

a rendermi particolarmente contento di aprire con voi questa Assemblea è il tema che avete posto come filo conduttore dei lavori – Il rinnovamento del clero –, nella volontà di sostenere la formazione lungo le diverse stagioni della vita.                         La Pentecoste appena celebrata mette questo vostro traguardo nella giusta luce. Lo Spirito Santo rimane, infatti, il protagonista della storia della Chiesa: è lo Spirito che abita in pienezza nella persona di Gesù e ci introduce nel mistero del Dio vivente; è lo Spirito che ha animato la risposta generosa della Vergine Madre e dei Santi; è lo Spirito che opera nei credenti e negli uomini di pace, e suscita la generosa disponibilità e la gioia evangelizzatrice di tanti sacerdoti. Senza lo Spirito Santo – lo sappiamo – non esiste possibilità di vita buona, né di riforma. Preghiamo e impegniamoci a custodire la sua forza, affinché «il mondo del nostro tempo possa ricevere la Buona Novella […] da ministri del Vangelo, la cui vita irradi fervore» (Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 80).

Questa sera non voglio offrirvi una riflessione sistematica sulla figura del sacerdote. Proviamo, piuttosto, a capovolgere la prospettiva e a metterci in ascolto, in contemplazione. Avviciniamoci, quasi in punta di piedi, a qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità; lasciamo che il volto di uno di loro passi davanti agli occhi del nostro cuore e chiediamoci con semplicità: che cosa ne rende saporita la vita? Per chi e per che cosa impegna il suo servizio? Qual è la ragione ultima del suo donarsi? ...continua a leggere "IL PAPA AI VESCOVI: IL PRETE SECONDO FRANCESCO"