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Introduzione del celebrante
Gesù presentato al tempio da Maria e Giuseppe e riconosciuto con gioia da Simeone e Anna ci invita oggi ad accoglierlo e a invocarlo.

Preghiamo: SIGNORE GESU’, LUCE E SALVEZZA, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, che ti presenti a noi nella Parola e nell’Eucaristia, donaci di accoglierti come Salvatore nostro e di tutti. La luce del tuo Vangelo illumini le tenebre del mondo con la pace e la giustizia,

Preghiamo: SIGNORE GESU’, LUCE E SALVEZZA, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, illumina e sostieni i pastori della Chiesa. Rendili testimoni della tua gioia, insieme con tutti i consacrati e le consacrate nella vita religiosa,

Preghiamo: SIGNORE GESU’, LUCE E SALVEZZA, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, Ti affidiamo le persone anziane, le persone deboli e malate, insieme con i familiari e con quanti le accompagnano; dona speranza e fortezza a chi è incamminato al compimento della vita,

Preghiamo: SIGNORE GESU’, LUCE E SALVEZZA, ASCOLTACI

  1. Signore Gesù, grazie per il dono della vita nostra, dei figli e nipoti; sostieni la fiducia e l’amore di tutte le famiglie, nella gioia della fraternità e della condivisione,

Preghiamo: SIGNORE GESU’, LUCE E SALVEZZA, ASCOLTAC

Conclusione del celebrante
Invochiamo la benedizione di Dio su tutte le famiglie, per il dono della vita e della fede.

Per Cristo nostro Signore.

UNA FESTA CONDIVISA

Il Natale del Signore rimbalza fino a questa giornata: Gesù Bambino viene riconosciuto come salvatore di tutti. La sua presenza in mezzo a noi ridona il gusto della vita, per la nascita dei bambini, la presenza degli anziani, l’accoglienza dei deboli e malati. Un cuore aperto, una fede piena di speranza e di carità apre a una vita buona, per noi e per gli altri, e ci fa sperimentare il dono della fraternità vissuta nell’esperienza di ogni giorno, accompagnati da Maria e Giuseppe e tutti i santi del passato e del presente.

Vangelo secondo Marco 3,31-35

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

PER EDIFICARE LA CHIESA

Quale immagine di Chiesa ha Gesù? Una famiglia di persone – madri e fratelli e sorelle - che, seguendo lui, fanno la volontà di Dio. Un rapporto vivo con Cristo, un’attenzione alle sue parole, una sequela alla sua vita, creano un vincolo di unità che si espande nel mondo, come presenza viva e attraente. Una nuova umanità, un nuovo popolo aperto a tutti. Tommaso d’Aquino, che raccoglie i contributi della filosofia del tempo in unità organica, offre grande contributo alla edificazione della Chiesa.

Vangelo secondo Marco 3,22-30

In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

PECCATO CONTRO L’EVIDENZA

Su Gesù viene riversata l’accusa più impossibile, quella di essere lui stesso posseduto dal demonio. Con precisione e audacia, Gesù ne svela la contraddizione. Quando si va contro l’evidenza, è un peccato contro la verità, che non può essere perdonato perché colui che lo compie non ammette la sua devianza. Gesù ci vuole liberi e sinceri di fronte al reale, di fronte al bene e di fronte al male, senza imbrogliare noi stessi e senza farci imbrogliare da satana.

Vangelo secondo Luca 1,1-4; 4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

IL MAESTRO CI RADUNA E CI PARLA

Ci accoglie oggi l’inizio del Vangelo di Luca, con la sua attenta ricerca sulla vita di Gesù. Ci parla Gesù come nella sinagoga di Nazaret. E’ un dono grande il Vangelo di Luca e degli altri evangelisti, con la vita di Gesù e la sua parola per noi e per il mondo. Abbiamo desiderio di ascoltare, leggere, capire, vivere la Parola che ci sostiene e illumina nella vicende del mondo: leggiamo personalmente i quattro Vangeli e tutta Bibbia, accompagnati dalla nostra comunità e dall’intera Chiesa.

Vangelo secondo Marco 16,15-18

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

FEDE E AMORE DI PAOLO

Gli Atti degli Apostoli raccontano per tre volte la conversione di Paolo: At 9,1-22; 22,3-1626,12-18. Talmente l’avvenimento fu clamoroso e pieno di conseguenze per la Chiesa: da persecutore e violento a testimone e missionario. Paolo è stato preso da grande amore per Cristo che l’aveva incontrato e cambiato, e da grande passione per la edificazione della Chiesa, segno di Cristo risorto e presente nella storia del mondo. Con la sua vita e le sue lettere San Paolo sostiene la nostra fede.

Vangelo secondo Marco 3,13-19

In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.

PER IL VANGELO

Dopo i primi dodici, quanti altri ‘apostoli’ Gesù ha chiamato a ‘stare con lui’, ad annunciarlo e a scacciare i demoni? Nella storia non mancano i traditori come Giuda. Altri emergono per santità, intelligenza e intraprendenza. Francesco di Sales diffuse il Vangelo con la parola e gli scritti, proponendo la verità della fede in un periodo di confusione, e aprendo una via di santità nella vita ordinaria e nel lavoro. E’ patrono dei giornalisti e di chiunque sia impegnato nella diffusione del Vangelo.

Vangelo secondo Marco 3,7-12

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

IL FIGLIO DI DIO

Nell’invasione di tanta gente spuntano le voci degli spiriti impuri, persone invase dal demonio, con un atteggiamento tra l’aggressivo e il riconoscimento dell’identità di Gesù, proclamato figlio di Dio; così Marco l’aveva definito all’inizio del suo vangelo e il centurione lo proclamerà sotto la croce. Gesù li fa tacere. Perché? Perché questo riconoscimento gli viene gettato addosso come una sfida. E perché Gesù non è il Messia dei miracoli, ma il Figlio che percorre la via segnata dal Padre.

Vangelo secondo Marco 3,1-6

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

LA LEGGE E LA PERSONA

La controversia sul riposo del sabato diventa il punto più critico del rapporto di Gesù con la legge antica, impersonata dai farisei e tanti loro associati. Si ripetono gli episodi nei quali – per Gesù – il bene della persona prevale sulla lettera della legge, che fin da principio Dio aveva stabilito in favore dell’uomo, e che poi si era ridotta a formalità. In modo indiretto, Gesù attesta che il vero comandamento dell’amore di Dio si esplicita nell’amore del prossimo.

Domenica III del Tempo Ordinario, Anno C

Domenica della Parola

Introduzione del celebrante
Il Signore Gesù è al centro di questa liturgia e della nostra vita attraverso la sua Parola che annuncia la sua presenza e la sua azione di salvezza tra noi come nella sinagoga di Nazaret. A Lui ci affidiamo.

  1. Signore Gesù, ti ringraziamo per la Tua Parola di salvezza che tu

continui a comunicarci; sostieni il ministero del Papa, del nostro vescovo, dei sacerdoti, e di tutti coloro che ti annunciano nel mondo,

Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

  1. Signore Gesù, la tua parola proclamata nella Chiesa ci accompagni nelle nostre famiglie, ci indichi la strada da percorrere nella vita, ci consoli e ci sostenga in tutte le circostanze,

Preghiamo: ASCOLTACI SIGNORE

  1. Signore Gesù, donaci di proseguire nel cammino dell’unità dei cristiani. Dona ad ogni persona e ad ogni popolo la libertà di professare la propria fede, nella sincera ricerca dell’unico vero Dio e della pace tra tutti i popoli della terra,

Preghiamo: SALVACI O SIGNORE

  1. Signore Gesù la tua parola di grazia e di amore faccia compagnia alle persone colpite dalla malattia e dai drammi della vita; sostenga l’opera di chi si dedica alla cura dei malati e degli infermi,

Preghiamo: SALVACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Signore Dio nostro Padre, accogli le nostre preghiere, con il nostro grazie per il dono della Parola del tuo Figlio Gesù. Che vive e regna nei secoli dei secoli.

IL MAESTRO CI RADUNA E CI PARLA
Ci accoglie oggi l’inizio del Vangelo di Luca, con la sua attenta ricerca sulla vita di Gesù. Ci parla Gesù come nella sinagoga di Nazaret. E’ un dono grande il Vangelo di Luca e degli altri evangelisti, con la vita di Gesù e la sua parola per noi e per il mondo. Abbiamo desiderio di ascoltare, leggere, capire, vivere la Parola che ci sostiene e illumina nella vicende del mondo: leggiamo personalmente i quattro Vangeli e tutta Bibbia, accompagnati dalla nostra comunità e dall’intera Chiesa.

Vangelo secondo Marco 2,23-28

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

UN RIPOSO PER VIVERE

In compagnia di Gesù i discepoli non fanno digiuno, fino a cogliere le spighe del campo in giorno di sabato, perché hanno fame. Gesù ci mette di fronte all’evidenza di ciò che vale: il rapporto con Lui, Figlio dell’uomo, signore della vita e di ogni avvenimento. Il ‘riposo del sabato’ è prescritto per riconoscere la presenza di Dio e ritrovare in Lui l’energia di ricominciare. Nella compagnia di Gesù riposiamo e veniamo rilanciati nella vita.