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PREGHIERA DEI FEDELI 18 maggio 2025 – V DOMENICA DI PASQUA, anno C

Introduzione del celebrante
Cristo risorto ci manifesta la sua gloria, cioè la sua identità divina con il Padre e lo Spirito Santo. Il Vangelo ci convoca per renderci partecipi della sua gloria nel sacramento dell’Eucaristia e nel dono del suo amore. Domandiamolo di aprirci ad accoglierlo.

1. Signore Gesù, donaci di accogliere l’amore con il quale tu ci hai amato e ci ami. Rinnova la tua Chiesa rendendola testimone e messaggera del tuo amore,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

2. Signore Gesù, ti ringraziamo per il nuovo papa Leone XIV. Donagli la grazia di accompagnare la Chiesa nella sua missione, in unità con i vescovi, i sacerdoti, i consacrati e tutto il popolo di Dio
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

3. Signore Gesù, donaci una terra nuova dove tu possa abitare con noi nella pace. Asciuga le lacrime di chi soffre la tragedia della guerra, converti i cuori dei potenti e di tutti, per trovare vie di intesa e di riconciliazione,
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

4. Signore Gesù, donaci di praticare il comandamento dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo, in casa, nel lavoro, nella società. Ti affidiamo le famiglie colpite da difficoltà economiche, dai drammi dell’infedeltà e della separazione.
Preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE

Conclusione del celebrante
Padre Santo, insieme con il pane e il vino accogli le nostre preghiere; rendile vere ed efficaci con la potenza del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

LA GLORIA DI CRISTO CI FA VIVERE

La Gloria di Gesù consiste nella sua consegna al Padre, attraverso il percorso della croce e della risurrezione. Una novità di vita permeata da un amore totale al Padre e all’umanità: un amore che si riversa su di noi: “Amatevi come io vi ho amato”. E l’inizio del ‘cielo nuovo e terra nuova’ annunciati nell’Apocalisse, un mondo nuovo che comincia quaggiù. Lo vediamo attuarsi nella missione delle prime comunità cristiane, attraverso l’opera di Paolo e Barnaba. Ne vediamo i segni nelle nostre comunità, ricominciando da questa eucaristia.

 

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