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Giovedì 15 maggio 2025, + Sant’ Isidoro l’Agricoltore, Madrid, Spagna, 1070/80 circa – 15 maggio 1130

Vangelo secondo Giovanni 13,16-20

[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

NEL TEMPO PASQUALE

In queste settimane pasquali, la liturgia della Messa propone le parole di Gesù nell’ultima cena e in altri momenti, riportate dall’evangelista Giovanni, Gesù, avendo lavato i piedi agli apostoli, si propone come un servo che va imitato. Subito ci introduce nel dramma del tradimento, che per lui non sarà una sorpresa, ma il modo per affermare la sua divinità: ‘perché sappiate che Io sono’. Lui, servo e tradito da un amico, è al livello di Dio.

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