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Lunedì 12 maggio 2025, + San Pancrazio, Sant’Achilleo, San Nereo, martiri, sec. III + Beato Alvaro Del Portillo prelato dell’Opus Dei, Madrid, Spagna, 11 marzo 1914 – Roma, Italia, 23 marzo 1994

Vangelo secondo Giovanni 10,1-10

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

IL PASTORE E LA PORTA

Gesù si presenta come il pastore che conosce e custodisce il gregge. Nello stesso tempo, si definisce come la porta attraverso la quale si entra nell’ovile. Due immagini che definiscono l’identità e la missione di coloro che sono preposti alla guida della Chiesa. Il clamore e la partecipazione che hanno circondato la morte di Papa Francesco e l’elezione di papa Leone, indicano il bisogno che tutti abbiamo di una guida e di un padre. Impariamo a guardare e a seguire Papa Leone.

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