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Martedì 28 maggio 2024, + San Germano di Parigi, vescovo, m. Parigi, 28 maggio 576; + Beato Stefano Wyszyński cardinale, primate di Polonia, 3 agosto 1901 – Varsavia 28 maggio 1981

Vangelo secondo Marco 10,28-31

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

IL CENTUPLO QUAGGIU’

Pietro si mette in paragone con l’uomo che non ha seguito Gesù a causa dell’attaccamento ai suoi beni, e dice a Gesù: “Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito”. Gesù gli risponde con la promessa più grande, che non riguarda solo il futuro, ma il presente: il centuplo quaggiù. Perché questa promessa si realizzi occorre che l’abbandono dei beni e la sequela di Gesù sia reale, nel cuore e nella vita, in qualunque forma si realizzi.

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