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Martedì 30 aprile 2024, + San Pio V, papa, Alessandria, 27 gennaio 1504 – Roma, 1 maggio 1572 + San Giuseppe Benedetto Cottolengo sacerdote, Bra, Cuneo, 3 maggio 1786 – Chieri, Torino, 30 aprile 1842;

Vangelo secondo Giovanni 14,27-31

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: ‘Vado e tornerò da voi’. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

LA PACE: DONO CHE VIENE DAL PROFONDO

La pace che ci dona Gesù viene dall’ultima cena, dall’offerta del suo corpo e del suo sangue.  Gesù ci dona la pace che abita nel profondo del cuore e ci riconcilia con noi stessi, con le persone difficili, cattive, odiose, e si diffonde nel mondo con gli uomini che compiono le opere della pace. Come Gesù, possiamo sottrarci al dominio di satana ed entrare nell’orbita di Dio, che è Padre, principio e termine della nostra esistenza.

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