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Lunedì Santo 25 marzo 2024, – Santa Maria Alfonsina Danil Ghattas, religiosa e fondatrice, Gerusalemme, 4 ottobre 1843 – Ain Karem, 25 marzo 1927; San Disma, il buon ladrone

Vangelo secondo Giovanni 12,1-11

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.
Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.
Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro.
Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me».
Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

AI PIEDI DI GESU’

Uno degli episodi più teneri e sconcertanti del Vangelo, ancora con il servizio di Marta e la dolce iniziativa della sorella Maria, nel permanere della gioia per il fratello risorto. Questo episodio, come Gesù riconosce, è premonizione della sua passione. Domandiamo di non rimanere ‘fuori’ dalla vicenda del Signore Gesù in questi giorni drammatici e sublimi della sua vita, nei quali egli mostra tutta la sua ‘passione’ per noi uomini e donne e per la nostra salvezza.

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