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Martedì 27 febbraio 2024, – San Gabriele Dell’Addolorata passionista, Assisi 1 marzo 1838 – Isola del Gran Sasso 27 febbraio 1862; – Sant’Onorina, martire sotto Diocleziano (243-313)

Vangelo secondo Matteo 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati ‘rabbì’ dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare ‘rabbì’, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate ‘padre’ nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare ‘guide’, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

PIAZZA PULITA

Gesù fa piazza pulita di ogni orgoglio e presunzione di chi si crede maestro e detentore di tutta la verità, e anche di chi si considera padre, come padrone e origine della vita dell’altro. Tutti veniamo condotti alla verità del nostro essere, riconoscendo il Padre celeste principio di ogni paternità e Gesù fondamento di ogni autorità. Partendo da questa posizione del cuore, la nostra vita si semplifica e si aiutano veramente coloro che – figli, allievi, collaboratori – sono in rapporto con noi.

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