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Martedì 26 dicembre 2023, Santo Stefano, primo martire, m. Gerusalemme, 33-34

Vangelo secondo Matteo 10,17-22

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.
Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

PER CHI VIVERE

Gesù è venuto, vive con noi e apre la Sua vita alla nostra. Oggi incontriamo la prima persona che, fidandosi completamente, si è donata a Lui. Certo, a Stefano per primo la vita è stata violentemente strappata da chi odiava Gesù. Mentre veniva lapidato, Stefano, ‘pieno di Spirito Santo, fissando il cielo vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio’. Questa nostra vita, anche travagliata e percossa, è un cammino in compagnia dei fratelli, verso la felicità piena nel Signore.

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