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Mercoledì 6 dicembre 2023, San Nicola di Mira e di Bari, vescovo, Asia Minore (attuale Turchia), 250 – 326

Vangelo secondo Matteo 15,29-37

In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

LA FOLLA E I PANI

Anche oggi il mondo e la vita sono percorsi da una folla di gente bisognosa, per la strutturale debolezza dell’essere uomini e donne, e per la cattiveria di chi opera il male verso singole persone o verso intere popolazioni, come in guerra. Una domanda stringe il cuore: noi, che possiamo fare? Gesù ci dice di mettere a disposizione quello che abbiamo e quello che siamo: la nostra vita e i nostri beni possano essere goduti da chi ne ha bisogno.

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