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Venerdì 17 novembre 2023; Sant’Elisabetta D’Ungheria religiosa Bratislava, 1207 – Marburgo, Germania, 17 novembre 1231  

Vangelo secondo Luca 17,26-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

MENTRE VIVIAMO

Veniamo posti di fronte al nostro destino mentre viviamo. Nello scorrere normale della vita veniamo sorpresi da notizie di eventi distruttivi: negli ultimi anni la pandemia, la guerra in Ucraina e ora tra Palestina e Israele; senza dimenticare altre guerre e desolazioni per terremoti o disastri ambientali; fatti e notizie di fatti che diventano segno e minaccia della fine del mondo. Attraverso e oltre questi fatti, che cosa attendiamo, che cosa ci salva? Il Figlio dell’Uomo, Gesù che ritornerà nel suo giorno.

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