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Lunedì 13 novembre 2023, Sant’Omobono di Cremona, commerciante, prima metà secolo XII – 13 novembre 1197

Vangelo secondo Luca 17,1-6

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

LO SCANDALO E LA FEDE

Gli scandali sono inevitabili come il cuore inclinato al male fin dal primo peccato dell’umanità. Questo non elimina la responsabilità di chi li produce, particolarmente quando sono colpiti i piccoli. Ci sono gli scandali palesi, che fanno chiasso, e quelli che rodono l’anima di chi li compie. Il male fa male. Tuttavia è possibile un riscatto anche per una colpa ripetuta, attraverso la correzione e il perdono. Occorre proprio avere fede, cioè un attaccamento a Gesù più forte del male.

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