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Giovedì 9 novembre 2023, Dedicazione della Basilica Lateranense, festa; Santa Elisabetta della Trinità, carmelitana Bourges, Francia, 18 luglio 1880 – Digione, Francia, 9 novembre 1906

Vangelo secondo Giovanni 2, 13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

LA GRAZIA DELLA CHIESA

Abbiamo bisogno della chiesa, tempio in cui trovare Dio e pregare con i fratelli. Più di tutto abbiamo bisogno della Chiesa, la compagnia cristiana che ci testimonia la presenza e l’azione di Gesù, per camminare verso di Lui. Realmente nessuno è cristiano da solo, né basta la fede che ciascuno si inventa. La Chiesa come compagnia vicina, e la Chiesa universale, con tutti i discepoli di Gesù uniti al Papa di Roma, oggi richiamato dalla Chiesa del Laterano, sua cattedrale.

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