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Mercoledì 28 giugno 2023; Sant’Ireneo di Lione, vescovo, martire, dottore della Chiesa, Smirne, Turchia, 135-140 – Lione 203

Vangelo secondo Matteo 7,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

IL FRUTTO BUONO

Qual è il frutto buono? Grandi imprese, grandi progetti, grandi realizzazioni? Il frutto buono si colloca nel cuore della persona, che si apre all’amore di Dio e del prossimo dentro tutte le circostanze e le fatiche della vita. Il frutto buono è la carità e la misericordia. E’ la santità, cioè la pienezza umana già realizzata, se non compiuta, fin da quaggiù. Un frutto di bene che permane nella memoria delle persone e continua a germogliare nel profondo della storia.