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Mercoledì 7 giugno 2023 – Sant’ Antonio Maria Gianelli, vescovo, La Spezia 1789 – Piacenza, 7 giugno 1846

 Vangelo secondo Marco 12,18-27

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

IL PARADISO E’ DI PIU’

Ancora a Gerusalemme. Gli oppositori di Gesù sembrano quasi mettersi in fila per andare a fare obiezioni a Gesù. Qui pensano gli tendono un tranello raccontando la favoletta della donna dei sette mariti. Gesù supera con un balzo l’asticella del loro trabocchetto e lancia lo sguardo sul Paradiso, nel quale esplode la pienezza della vita del Dio vivente, che accogli e supera anche la bellezza e l’intensità dei rapporti umani. Un ‘mistero’ che sperimenteremo alla fine.