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Sabato 18 febbraio 2023, Santa Costanza di Vercelli, sec VI; Beato Giovanni da Fiesole (Beato Angelico), Firenze 1387-Roma 1455

Sabato 18 febbraio 2023, Santa Costanza di Vercelli, sec VI; Beato Giovanni da Fiesole (Beato Angelico), Firenze 1387-Roma 1455

Vangelo di Marco 9,2-13

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosé e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosé e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».

ANTICIPO DI GLORIA

Lungo la strada che si fa lunga e aspra, Gesù offre ai tre amici più cari un punto luminoso che diventa una speranza per tutti. La trasfigurazione del suo corpo, il dialogo con Mosè ed Elia, la voce del Padre che lo riconosce come Figlio amato, rappresentano il primo segno di quella gloria verso la quale Gesù sta andando, portandosi dietro tutti i suoi seguaci. Oggi Gesù pone anche davanti ai nostri occhi la luce di questa speranza, perché riprendiamo il cammino con Lui.