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Martedì 16 Agosto 2022, Santo Stefano D’Ungheria re, 969-1038

Vangelo secondo Matteo 19,23-30

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».

IL CENTUPLO

Solo un’esperienza personale può garantirlo: ‘lasciare tutto’ e seguire Gesù apre a ricevere il centuplo quaggiù e poi la vita eterna. Quello che ‘lasciamo’ è piccolo e provvisorio: denaro, possedimenti, cose e persone. Seguendo Gesù e desiderando di amarlo sopra ogni cosa e ogni persona, ci viene donato il centuplo di una pienezza di vita. Accade persino che le cose e le persone ‘lasciate’, ci venano riconsegnate nella loro verità e diventino strada di vita. E’ il paradosso della promessa di Gesù.