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Lunedì 18 luglio 2022 – San Federico di Utrecht, vescovo 781-838

Vangelo secondo Matteo 12,38-42

In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!»

RIFIUTO E ACCOGLIENZA

Città intere e singole persone rifiutano Gesù, in quel tempo e nel nostro, e lo pretendono secondo una loro misura e un loro schema. Quando Gesù viene, cambia il cuore e lo sguardo di chi lo incontra. Chi avrebbe immaginato la sua immersione nella morte, come Giona? Gesù ci vuole curiosi e spalancati, disposti ad accoglierlo nei tempi e modi in cui Egli viene a incontrarci, nella gioia o nella sofferenza, nella croce o nella gloria.