Vai al contenuto

Venerdì 8 luglio 2022, Santi Aquila e Priscilla, sposi e martiri, discepoli e collaboratori di San Paolo, I sec.

Vangelo secondo Matteo 10,16-23

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

UN’ALTRA COSA

I cristiani sono un’altra cosa rispetto al mondo. Hanno un altro senso della vita, dell’amore e dell’amicizia, della giustizia e del perdono, del denaro e dell’educazione. Per questa ‘differenza’ -dice l’antica Lettera a Diogneto - i cristiani sono l’anima del mondo, e costruiscono la strada per una umanità più vera. Per questo i cristiani – dice Gesù con linguaggio deciso – trovano opposizione e persecuzione, e nella loro fedeltà Gli rendono testimonianza. Con un unico problema: che i ‘cristiani’ siano cristiani.